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‹‹La mostra alla Botero è dunque una specie di rivincita. E’anche qualcosa di più, la dimostrazione di una continuità delle idee, almeno dell’azione pittorica coerente con i suoi principi. Sembra affermare che Ugo Pozzo è ancora un futurista, non ha tradito come han fatto tutti gli altri.››
Luigi Carluccio, 1965
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