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‹‹ In quegli anni Ugo Pozzo apparve come una figura di primissimo piano. Fu l’uomo che divise più d’ogni altro l’amicizia di Fillia ch’era l’animatore più dinamico e preparato del gruppo. Malgrado i fermenti, le innovazioni, la produzione d’opere mirabili e nuove, intorno ai protagonisti del “Secondo futurismo” con il passare del tempo si venne a formare un’amara indifferenza che isolò per più di vent’anni i protagonisti in un torpore scoraggiante. Alcuni critici molto qualificati hanno iniziato da tempo i recuperi di molti di loro, da Farfa a Fillia a Mino Rosso e altri, che hanno seguito le clamorose valorizzazioni di Boccioni, Balla, Prampolini, Russolo, Ciacelli, Depero: però, a mio avviso, colui che tutt’oggi non ha avuto una valorizzazione adeguata all’importanza della sua opera, forse a causa del suo carattere orgoglioso, schivo e riservato, è ancora Ugo Pozzo: un pittore di vero talento, con tutte le carte in regola, di sicura importanza storica. ››
Franco Passoni, 1969 |