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‹‹Il gruppo degli artisti torinesi, sviluppando autonomamente le nuove problematiche, diede vita ad un secondo futurismo, movimento nel quale la figura di Ugo Pozzo assunse rilievo di primo piano. Le istanze teoriche del futurismo, filtrate attraverso la sua particolare concezione, sfociarono, per un’attitudine contemplativa ed ironica, in visioni più intime, che tenevano conto di un mondo assai più vasto di quello delle sole macchine. La sintesi ed il dinamismo delle espressioni, il rigore compositivo cui approdavano le sue ricerche plastiche , vennero sempre intese da Pozzo con estremo equilibrio e le sue opere tesero soprattutto a rendere l’osservatore partecipe dell’atto creativo. Accenni di architetture, anatomie di nudi, sagome di corpi, profili di volti, tutto nei dipinti di Ugo Pozzo è armonizzato e fuso in un equilibrio di spazi e di volumi. Indubbiamente, la poetica futurista ha trovato in questo geniale artista uno dei suoi migliori interpreti. ››
A.M. Secondino, 1969
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