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‹‹ Ugo Pozzo mi ricorda i tempi lieti e brillanti anche se ormai lontani della nostra Torino. La Torino goliardica e poetica, romantica e risorgimentale, dove artisti studiosi e innovatori trovarono nel suo fertile terreno vaste possibilità di sviluppo alle più audaci ed intelligenti iniziative. Questa Torino degli artisti, dei poeti, del cinema e dell’auto, la Torino della moda e dei celebri veglioni, dei carnevali eleganti e spiritosi, questa Torino espressiva e cortese che ricordiamo con grande nostalgia. Ugo Pozzo giovanissimo si affacciava alla ribalta dell’arte partecipando al rumoroso e pubblicitario movimento futurista […]. In questa atmosfera Ugo Pozzo esprimeva con ardore una sensibilità e predilezione, una sua innata, intelligente attitudine grafica e pubblicitaria […] l’Italia di oggi, ormai matura nel campo grafico e pubblicitario, può annoverare un artista di schietta personalità geniale ed armoniosa, un dinamismo artistico ed espressivo che, libero da limitazioni formali, raggiunge risultati pubblicitari aderenti al temperamento ed al gusto odierni con sicura efficacia.››
Mario Gros, 1964
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