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‹‹…ha partecipato sin dagli inizi all’attività del futurismo torinese, che doveva avere tanta parte, essere anzi l’ala marciante, più intelligente e più attiva, del movimento in Italia, basta pensare alle numerose iniziative di stampa realizzate: Vetrina Futurista, del 1927; Città Futurista, del 1929; La Città Nuova, del 1930 e infine Stile Futurista, del 1934.››
Luigi Carluccio, 1965
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